Quando le giornate si allungano ed arrivano le prime occasioni per scoprirsi, ecco che si insinua la preoccupazione della prova costume e delle diete “fai da te”.
Non importa se facciano bene o male, se facciano deperire o se siano deleterie per la salute: l’unica cosa che conta è che facciano perdere i kg in eccesso, accumulati durante l’inverno a forza di panettoni, colombe e uova di pasqua e, soprattutto, che lo facciano in fretta.
Ma quanto fa male non partire per tempo?
Di solito si tratta di diete molto originali e creative, ma fondamentalmente ipocaloriche e iperproteiche, piuttosto sbilanciate poiché escludono alcune categorie di alimenti, a volte persino basate su qualche periodo digiuno. Anche se non sorgono immediatamente, i danni procurati al metabolismo da questi regimi dietetici sono spesso gravi, poiché aggrediscono ed impoveriscono la massa magra, diretta responsabile del nostro metabolismo. In aggiunta, nello sportivo la deplezione muscolare porta inevitabilmente alla riduzione delle prestazioni.
Le diete associate alla privazione eccessiva del cibo, in sostituzione di diete meno estreme associate all’esercizio fisico, possono portare nella fase iniziale di perdita del peso ad una diminuzione sia del grasso corporeo che del tono muscolare; al completamento della dieta è possibile che il corpo reagisca alla precedente fase di malnutrizione con un rapido aumento di peso, a carico, però, della sola massa grassa. Il processo innescato dall’effetto yo-yo può quindi comportare una modificazione nel rapporto percentuale tra massa magra e massa grassa, fattore che è un importante indicatore di salute.
Chi vuole dimagrire deve farlo con gradualità, partendo per tempo e scegliendo con cura gli alimenti. Inoltre è fondamentale controllare che cosa stia effettivamente perdendo (se grasso, muscolo o acqua), senza mai perdere di vista le abitudini corrette che ci consentono di vivere in salute.
