Tante volte capita di non sentirsi in forma e di attuare qualche correzione fai-da-te delle abitudini alimentari, ma i risultati non arrivano. Altre volte invece l’alimentazione diventa disordinata, irregolare, e si ha fame negli orari sbagliati o delle cose sbagliate, chissà per quale motivo?!
Ecco quattro segni evidenti che indicano che qualcosa non sta funzionando nella nostra alimentazione.
- Iperfagia prandiale: mangiare grandi quantità di cibo ai pasti o ad alcuni pasti. Questo atteggiamento si distingue dall’abbuffata compulsiva perché non si ha la sensazione di perdere il controllo nell’atto di mangiare, ma non è comunque l’ideale per una dieta sana. È lo stile alimentare di molti buongustai, amanti della tavola, ma spesso sta a significare che probabilmente si è rimasti per troppo tempo a digiuno prima del pasto.
- Piluccare, spizzicare fuori pasto: l’abitudine di mangiucchiare continuamente può essere distribuita lungo tutto l’arco della giornata o tipicamente può manifestarsi nel pomeriggio, mentre si aspetta la cena, causando sempre un introito calorico complessivo elevato. È un comportamento alimentare importante da riconoscere, difficile da correggere. Si tratta spesso di un gesto distratto, compiuto soprappensiero che contribuisce a una sostanziosa sottovalutazione della quantità di cibo assunta ogni giorno. Può essere causato dalla noia, dalla solitudine o talvolta dalla reale fame perché magari la colazione o il pranzo sono stati insufficienti. In questi casi, il diario alimentare è un utile strumento per acquisire maggiore consapevolezza di ciò che si mangia.
- Mangiare per emozioni: impulso abituale a mangiare qualcosa per placare emozioni, spiacevoli (rabbia e noia soprattutto) o, anche, piacevoli (eccitazione, attesa con desiderio). Il cibo è fin dall’inizio della vita un grande stabilizzatore emotivo. Per alcune persone serve a placare le emozioni più impetuose, a tranquillizzarsi, a colmare un senso di vuoto. Riconoscere il motivo per cui si cerca il cibo è un passo tanto importante quanto difficile per arrivare a nutrirsi, con gusto ma senza eccessi.
- Desideri irrefrenabili, ad esempio per i dolci: bisogno compulsivo, cioè incontrollabile e ripetuto, di mangiare carboidrati, in particolare dolci. La cioccolata è oggetto frequente di predilezione, ma più in generale si tratta di cibi dolci e grassi. La ricerca di questi alimenti spesso è sintomo di uno sbilanciamento dei nutrienti giornalieri (di solito pochi carboidrati complessi nei momenti giusti) e di un’alterazione della secrezione insulinica.
Quando si verificano uno o più di questi segni, è perché “qualcosa non va” ed è necessario rimettere ordine nella propria alimentazione al più presto. Spesso questi comportamenti si protraggono nel tempo, diventando quasi abituali, e sono la principale causa dell’aumento ponderale incontrollato. Solo diventando più consapevoli di noi stessi e del nostro corpo otterremo benessere e serenità.
http://www.sio-obesita.org/Standard.pdf