Di fronte a molti piccoli-grandi problemi di salute o di prestazione sportiva o mentale si tende spesso a pensare di aver bisogno di qualche integratore. Ma frutta e verdura sono meglio di tanti integratori.
I risultati deludenti degli integratori
Partendo dalle osservazioni epidemiologiche, che evidenziano un migliore stato di salute in coloro che consumano una maggiore quantità di frutta e verdura, si è cominciato a indagare su quali dei loro componenti determinassero effetti benefici per la salute, con il proposito poi di poterli utilizzare specificamente a scopo preventivo.
Negli anni ’90 sono stati quindi condotti grandi studi di intervento nutrizionale, nei quali venivano somministrati antiossidanti (essenzialmente beta-carotene, vitamina A ed E) in forma di supplementi con lo scopo di prevenire l’insorgenza di malattie cardiovascolari o tumori (la cosiddetta “chemioprevenzione”). I risultati, però, sono stati deludenti: non solo perché i singoli componenti della frutta e della verdura, assunti isolatamente, non erano in grado di agire in senso preventivo, ma addirittura perché la loro somministrazione, se a dosi elevate, poteva risultare dannosa per la salute. Infatti, alcuni studi sono stati precocemente interrotti, a causa di un inatteso aumento della mortalità fra i soggetti del gruppo di intervento. I dati hanno dimostrato che anche composti ‘naturali’ e indispensabili come le vitamine, quando somministrate in elevate dosi e al di fuori dell’alimento perdono l’effetto protettivo, che viene esercitato dall’alimento quindi e non dai singoli componenti, ma ancor di più dall’alimentazione nel suo complesso.
Anche se sono sostanze benefiche con le vitamine e i sali minerali non si scherza
Proprio a partire dagli esiti negativi dei lavori sulla supplementazione si sono cominciate a stabilire le dosi massime ammissibili dei vari nutrienti, ossia le quantità massime di assunzione di vitamine e minerali al di sopra delle quali essi possono provocare un danno, piuttosto che un beneficio per la salute. In linea generale è altamente improbabile superare i valori di tolleranza soltanto attraverso l’assunzione di alimenti (leggi anche Verdura e frutta meglio crude o cotte), poiché il contenuto di vitamine, minerali e composti bioattivi non è tale da esporre a rischio, tuttavia è molto più facile che ciò avvenga quando un singolo principio attivo viene isolato e concentrato in estratti, pillole, polveri, ovvero proposto come integratore.
La sinergia di frutta e verdura
Oltretutto gli alimenti contengono un complesso insieme di nutrienti e gli effetti protettivi di frutta e verdura derivano soprattutto dall’azione congiunta e sinergica di questi costituenti, molti dei quali probabilmente ancora sconosciuti. Per questo motivo frutta e verdura rappresentano una componente irrinunciabile della dieta che non può essere sostituita da alcun integratore. Queste azioni protettive e preventive sembrano venir meno nel momento in cui tali composti sono ingeriti singolarmente ed in forma relativamente concentrata. È molto importante ribadire con forza che finora nessuno studio ha dimostrato che la somministrazione dei singoli componenti sotto forma di integratori possa dare quegli effetti benefici che sono associati all’ingestione delle quantità consigliate di frutta e verdura.